Dopo quasi tre anni dallo scioglimento dei K.O.I.S., un fortuito incontro porta Lele e Ric a ricordare i vecchi tempi. L'incontro si conclude con la decisione di una jam commemorativa. I due, stanchi della piattezza musicale della loro città, decidono di sperimentare nuovi generi cimentandosi nel genere folk, suonando rispettivamente violino e chitarra classica.

Dopo poco tempo entra nella formazione Evelyn con il suo flauto dal sapore nostalgico. L'ingresso di Longo nella band causa uno sconvolgimento dei piani iniziali , Lele torna alla batteria e Ric alla chitarra elettrica. Evelyn lascia il gruppo e fa il suo ingresso la calda voce blues di Claudia.

Dall'idea iniziale prende piede la voglia di sperimentare cercando e creando nuove sonorità che amalgamino le diverse influenze creando un groove nuovo ed irripetibile.

Dopo la fuga all'estero di Longo, big Matt raccoglie la sua eredità al basso portando nel gruppo una nuova vena di stampo classic rock.

 

Ulissi Emanuele è nato e cresciuto a Jesi.Già da piccolo studia violino presso la scuola Pergolesi di Jesi. Inizia poi il conservatorio di Pesaro all’eta’ di 11 anni. Sembra ormai avviata la carriera da violinista quando un giorno,standosene a casa nel più completo cazzeggio, trova un vecchio 33 giri del padre dei Pink Floyd. E’ proprio in quel disco che impara ad apprezzare nuovi suoni e nuovi paesaggi musicali,lasciandosi sempre più coinvolgere. Attraverso le orme dei suoi due grandi ispiratori Bill Bruford(yes,king crimson) e Danny Carey (tool,zaum) inizia a suonare la batteria. Il suo viaggio musicale lo porta a ritroso nel tempo nel periodo in cui la musica ha trovato massima innovazione e furore,un viaggio che segue le orme delle band progressive psichedeliche hard rock jazz-rock degli anni settanta dai king Crimson , Yes, Gentle Giant,Elp, Jethro Tull, Van Der Graaf Generator, Pink Floyd,Captain Beefheart , Who, Black Sabbath, dai Sonic Youth ai Led Zeppelin alla kraut-rock, (Can, Amon Duul, Faust, Neu! ) all'influenza più scura di alcuni gruppi new wave (Pere Ubu,Wire Residents The Lounge Lizards),rimescolandoli e aggiornandoli alla realtà del rock anni 90:Tool, primus,korn, Rage Against The Machin, Soundgarden, Alice in Chains Motorpsycho ecc… Il progetto Quarta Misura porta con se conoscenze di ampio valore musicale e di un profondo coinvolgimento psicospaziotemporale di cui ogni singolo componente del gruppo,nonostante le diverse esperienze musicali,riesce a trasmettere.
Claudia Cingolani è nata a Jesi , il 20/04/1980. Le sue passioni crescono con lei nella tranquillità marchigiana e la fanno avvicinare prima allo sport e poi alla musica. A 15 anni è, infatti, atleta poliedrica, ama la pallavolo e l'atletica, vere passioni ed inizia a sentire la presenza di un vuoto, tra i suoi tanti impegni in agenda non figura del tempo dedicato a suonare, e così in una torrida mattinata d’estate, Claudia si sveglia si veste e senza pronunciare alcuna parola esce di casa … al suo ritorno abbracciava una chitarra classica . Da questo momento inizia a dedicarsi appassionatamente alla musica. Il lavoro e lo sport purtroppo, limitano molto la possibilità di dedicarsi in maniera assidua alla chitarra ed in seguito ad un brutto infortunio alla mano durante una partita di pallavolo interrompe bruscamente questo sodalizio.Claudia decide quindi di dedicarsi al canto, un passo strano per una ragazza abbastanza timida e poco esperta. Inizia quindi a prendere lezioni di canto ed in poco tempo diventa una zingara del panorama musicale provinciale, tra i suoi primi gruppi ci sono formazioni Rock, Reggae e Rhythm & Blues. E così dai Led Zeppelin e Deep purple, passando per Bob Marley arriva a suonare la sua musica preferita, cantando brani dei grandi artisti del Blues nero quali Ray Charles, Etta James e soprattutto della “sua” Aretha Franklin. Con l'arrivo del 2006 entra a far parte nella mitica formazione dei 4 Misura dove tra cover degli anni settanta e un rock a volte melodico a volte graffiante dimentica la sua timidezza....
Nonostante fossi da sempre affascinato dalla chitarra e adorassi la musica non è che prima dei 16 anni asscoltassi molta roba oltre alle vecchie cassette di famiglia: pooh, de andrè, baglioni, etc..
Tutto cambiò quando misi le mani su una cassetta dei guns and roses. Era appetite for distruction e aprì per me le porte del rock.
Da lì in poi mi si spalancò un mondo nuovo e meraviglioso: led zeppelin, jimi hendrix, pink floyd, e poi iron maiden, blue oyster cult,  black sabbath, metallica e via dicendo.
Iniziai ad andare ai concerti, a comprare dischi, a sunare qualsiasi cosa su cui riuscissi a mettere le mani. Comprai una strato (ovviamente by squier) un ampli e iniziai subito a cercare gente per mettere su una band. Suonai con un sacco di persone e iniziai ad esibirmi le prime volte sul palco.
Da li in poi la storia è un pò lunghetta, ma prometto che ve la racconterò alla prima occasione ;)
Matteo Stronati nasce nella meravigliosa Jesi il 28 Febbraio 1978 (no…il 1978 non era bisestile…).
Fin da piccolo è attratto fisicamente dagli strumenti musicali, ma ci vorrà un po’ di tempo prima di cominciare a suonarne qualcuno seriamente…Cosa accaduta solo a diciassette anni sulla scia post-adolescenziale dei Nirvana e tutto quello che ne segue (Soundgarden, Melvins, Fugazi, Smashing Pumpkins, Sex Pistols, ecc…).
Ma il giorno della svolta arriva quando un giorno, di ritorno da scuola, decide di ascoltare il lato B di una cassetta che soggiornava già da settimane nel suo walkman….Nel lato A c’era il mitico ABBEY ROAD dei Beatles e la cassetta gli era stata prestata da un suo amico (Luca non smetterò mai di ringraziarti!!!) che gli aveva anche detto che nel lato B c’era registrato uno strano disco dei Pink Floyd: THE PIPER AT THE GATES OF DAWN.
Il giovane ed imprudente Matteo gira la cassetta e tornando a casa si ascolta le prime quattro canzoni dell’album, arrivato nel portone pensa: “Mah….”.
Da quel giorno di undici anni fa una frase non smette mai di girare nella sua testa…..That Cat’s Something I Can’t Explain………….

 

 

 

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